Panoramica sulla RCP


Quando una persona viene colpita da arresto cardiaco improvviso (SCA), la sua sopravvivenza dipende dalla tempestività con cui i presenti intervengono per effettuare una rianimazione cardiopolmonare (RCP) e mettere in campo altre misure salvavita in attesa dell'arrivo dei servizi medici d'emergenza. Il soccorritore che effettua la RCP comprime il torace della vittima per garantire la perfusione con sangue ossigenato di cuore, cervello e altri organi vitali. È possibile fornire anche una certa ventilazione manuale fino a quando la vittima non mostra segni di un ritorno alla circolazione spontanea (ROSC), quali respirazione, tosse o battito misurabile.

Cos'è la RCP di alta qualità?

La RCP di alta qualità soddisfa determinati parametri prestazionali considerati dall'American Heart Association (AHA) di fondamentale importanza per migliorare la sopravvivenza a seguito di arresto cardiaco.1,2 Tali parametri includono le compressioni eseguite alla frequenza e alla profondità corrette, accertandosi di non inclinarsi sul torace, di evitare un’eccessiva ventilazione e di mantenere le interruzioni al minimo indispensabile.

Uno studio ha riscontrato che quando i presenti effettuavano una RCP di alta qualità su una vittima di SCA, quest'ultima aveva quattro volte più probabilità di essere dimessa dall'ospedale in una condizione neurologica favorevole.3 Il potenziale di ottenere esiti positivi mette in luce come sia necessario massimizzare la qualità della RCP per aiutare a salvare più vite.

Cinque componenti della RCP di alta qualità

Nelle loro Linee guida 2020, sia l'AHA che l'European Resuscitation Council (ERC) hanno identificato cinque componenti fondamentali necessarie per effettuare una RCP di alta qualità:

  1. Raggiungimento di una frequenza di 100-120 compressioni al minuto
  2. Compressione del torace a una profondità di 2–2,4 pollici (5–6 centimetri)
  3. Assenza di inclinazione sul torace per permettere la riespansione completa della parete toracica dopo ciascuna compressione
  4. Riduzione al minimo delle pause tra le compressioni (frazione di compressione toracica > 60%)
  5. Assenza di un’eccessiva ventilazione con 2 atti respiratori ogni 30 compressioni senza gestione avanzata delle vie aeree oppure 10 atti respiratori al minuto con gestione avanzata delle vie aeree

L'AHA e l'ERC forniscono anche linee guida per la RCP con sole compressioni, senza atti respiratori. La RCP con sole compressioni si compone dei seguenti passaggi: 

  1. Chiamare i servizi d'emergenza.
  2. Incrociare e posizionare le mani al centro del torace della vittima.
  3. Premere in modo forte e veloce sul torace della vittima a una frequenza di 100–120 compressioni al minuto fino all'arrivo dei soccorsi.

Strumenti per migliorare le prestazioni della RCP

A prescindere dal loro livello di esperienza, i soccorritori hanno bisogno di assistenza mentre effettuano la RCP. I prodotti ZOLL® dispongono della tecnologia per la RCP che utilizza comandi audio e testuali per aiutare sia i soccorritori professionisti che laici ad eseguire una RCP di alta qualità. Migliorando la qualità della RCP eseguita e incorporando la tecnologia ZOLL, i sistemi ospedalieri hanno raddoppiato le probabilità di sopravvivenza sia in ambito ospedaliero che extraospedaliero.4,5

La tecnologia Real CPR Help® presente sui DAE ZOLL (defibrillatori automatici esterni) e sui monitor/defibrillatori professionali aiutano sia i soccorritori laici che gli operatori sanitari a eseguire una RCP di alta qualità. Il feedback audio e visivo guida i soccorritori nell'eseguire compressioni della RCP abbastanza rapide e profonde da salvare una vita. I DAE ZOLL, inoltre, analizzano il battito cardiaco della vittima durante la RCP per stabilire se è necessaria una scarica correttiva. Prima di erogare la scarica, il dispositivo avvisa i soccorritori di sospendere momentaneamente le compressioni con un feedback audio e visivo. Una volta erogata la scarica, il dispositivo avvisa automaticamente i soccorritori di riprendere la RCP. 

CPR Dashboard

Sui defibrillatori professionali di ZOLL, la tecnologia CPR Dashboard™ mostra informazioni dettagliate, quali frequenza e profondità di ogni compressione e indica se il soccorritore rilascia completamente il torace dopo ciascuna compressione oppure no. Inoltre, la tecnologia See-Thru CPR® filtra gli artefatti della compressione in modo da poter visualizzare il ritmo cardiaco sottostante del paziente durante la RCP, riducendo le pause al minimo. La tecnologia Real CPR Help permette di registrare tutti i dati fondamentali del soccorso e di accedervi facilmente per la formazione e la valutazione post-evento.

La tecnologia di soccorso innovativa integrata nei prodotti ZOLL aiuta sia i soccorritori professionisti che i presenti a eseguire una RCP di alta qualità, per avere la certezza di fornire la migliore assistenza possibile.

Sistema di rianimazione AutoPulse e RCP di alta qualità

Talvolta, è necessario eseguire la RCP per un periodo di tempo prolungato. I dati recenti dimostrano che quando la qualità della RCP è sufficientemente alta, i pazienti possono sopravvivere a una RCP di lunga durata con funzioni neurologiche buone.6 Utilizzando la tecnologia della RCP meccanica, il sistema di rianimazione AutoPulse® può effettuare una RCP di alta qualità continua, eliminando l'affaticamento provato dal soccorritore che effettua la RCP manuale. 

Che si tratti di RCP manuale o meccanica, l'obiettivo è ottenere un esito positivo per il paziente. ZOLL s'impegna ad aiutare tutti i soccorritori, siano essi soccorritori laici, professionisti dei servizi d'emergenza oppure operatori sanitari che lavorano in ospedale, ad eseguire una RCP di alta qualità per aiutare a salvare vite umane.

1Neumar RW, et al. Circulation. 2015;132(suppl 2):S315–S367.
2Meaney PA, et al. Circulation. 2013 Jul 23;128(4):417–35. Epub 2013 Jun 25.
3Park HJ, et al. Emerg Med Int. 2020; 2020: 8356201. doi: 10.1155/2020/8356201.
4Bobrow B, et al. Annals of Emergency Medicine. July 2013:62(1):47-56.31.
5Davis DP, et al. Resuscitation. 2015 Jul;92:63-69.
6Youness H, et al. Crit Care Res Pract. 2016, 1–9. doi: 10.1155/2016/7384649.